TENTATA VIOLENZA AL PIGNETO

Scritto da Data Martedì, 11 Dicembre 2007 Pubblicato in Quartiere Letto 641 volte
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DIECI MINUTI PER SENTIRSI UN OGGETTO

 

Il racconto-denuncia di MP nata al Pigneto 29 anni fa e che quindi ci vive da sempre, il racconto dei 10 minuti più lunghi della sua vita. Il racconto di quello che poteva accadere e che fortunatamente non è successo. Mercoledì 31 ottobre poteva essere fatale per MP a livello fisico, purtroppo non possiamo dire lo stesso al livello psicologico. Un racconto-Urlo per dire non né possiamo più... BASTA!!! Un racconto per evitare un’altra Tor di Quinto…per evitare un altro Pigneto. Basta con tutti quelli che dicono “SIAMO TUTTI FRATELLI”, ma di chi!?!? Noi se sbagliamo… paghiamo… loro se sbagliano… non pagano. Da molto tempo stiamo cercando di sollevare il problema e ogni volta ci dicono: lo fate perché siete razzisti e fascisti… ma dè che!?! Ci dicono ciò perché gli fa comodo...

I PEGGIO SIETE VOI CON LA VOSTRA IPOCRISIA.

 

Da mesi stiamo aspettando che certe delibere vengano messe in atto e chi sa per quanto ancora si dovrà attendere e a qualcuno, ad una certa sinistra tutto questo gli fa comodo: evidentemente hanno un loro tornaconto personale.

Come dice MP, fare una denuncia serve a poco… in fondo, diciamo noi, lei non è la mamma, la moglie, la sorella o la fidanzata di un militare o di un rappresentante istituzionale... Siamo sicuri però che con questo racconto-denuncia possa servire a far aprire gli occhi… per far capire che non bisogna aspettare il guaio per intervenire.

 

VIA CHI NON MERITA LA NOSTRA OSPITALITA’ E IL NOSTRO AIUTO

                                                                                                                                                                                                                                                             GGP

 

Sono una ragazza di 29 anni che vuole raccontare a TUTTI un episodio che mi ha segnato la vita…

Faccio prima una piccola premessa: vivo nel quartiere, “Pigneto”, da quando sono nata, amo questo posto e non cambierei mai casa, conosco tutti e tutti conoscono me… sono una ragazza semplice, piena di vita, con dei valori e delle regole che mi sono state insegnate fin da piccola, che rispetta tutto e tutti e che cerca di aiutare i più deboli, che lavora dalla mattina alla sera per crearsi un futuro, che sogna un mondo migliore e poi…

Ed ora vi racconto i fatti: E’ mercoledì 31 ottobre, la sera del Derby a conclusione della partita sono uscita da casa per raggiungere i miei amici, tranquilla sono uscita dal portone, ho girato l’angolo e fischiettando stavo andando verso la mia macchina, ad un tratto alle mie spalle ho sentito qualcuno ridere e dire delle parole ad alta voce, mi sono subito girata per capire chi era e ho visto 4 ragazzi sui 26/28 anni ubriachi che ridevano di me e facevano delle mosse strane per mettermi paura, a quel punto ho cominciato a camminare più veloce senza far capire che avevo paura, ma dopo qualche passo mi sono girata per vedere dove erano, perché non potevo credere che mi volevano dare fastidio e invece… girandomi li ho visti divertirsi sempre di più e venire verso di me correndo, gridavano qualcosa ma, non capivo perchè non erano italiani, a quel punto ho iniziato a correre più veloce che potevo verso la mia macchina, perchè purtroppo non potevo tornare indietro… mi avrebbero presa… gridavo in mezzo alla strada… chiedevo aiuto..., ma non si e’ affacciato nessuno, purtroppo le finestre erano chiuse e visto quello che succede ultimamente, tutti abbiamo finestre blindate che non ti fanno sentire quello che succede fuori, a quel punto ho solo corso, corso e… corso. Sono riuscita ad entrare in macchina, mettere in moto e vedere dallo specchietto le loro facce e le loro mani gesticolare, come scontenti di non avermi presa lì per lì mentre ero in macchina ho pensato ad uno scippo…, ma poi la mia mente e’ andata oltre e ho realizzato il male che potevano farmi… mi sono resa conto che sarebbe bastato un solo minuto per rovinare per sempre la mia vita… mi sono sentita un oggetto… un topo in gabbia che poteva essere torturato… mi sono sentita inutile… mi sono sentita sporca pur non avendo subito niente…

Non sono andata a fare una denuncia, perchè farla contro ignoti e’ come non farla per niente, non ho parlato con la mia famiglia, perchè non posso permettere a quattro delinquenti di far stare i miei genitori in pensiero ogni sera che esco di casa… ho solo riflettuto e ho deciso di scrivere questa lettera e di rendere pubblico l’accaduto perchè io me la sono cavata ma altre donne, ragazze e signore potrebbero subire non solo una molestia mentale come la mia ma, una vera e propria violenza fisica…

Tengo a precisare che io non sono razzista, non ho niente contro gli stranieri ma… sono stanca di avere paura, di dover prendere la macchina per andare a fare la spesa la sera perchè altrimenti e’ troppo tardi e mi potrebbe succedere qualcosa, mi sono rotta di chiedere ai miei amici e conoscenti di accompagnarmi a prendere la macchina, di accompagnarmi a casa, di accompagnarmi a prendere le sigarette… mi sono rotta di dover dipendere dagli altri e di non essere autonoma per colpa degli incivili…

Io non accuso rumeni, albanesi, ecc…, ma quella sera erano loro… come molte altre sere che quando cammini ti devi sentir dire dietro cose che non capisci, subire risate e sguardi che ti fanno rabbia perchè ti senti spogliare con gli occhi, e’ una violenza anche quella non e’ giusto… BASTA!!

Pretendo di vivere come tanti anni fa, nella serenità, nella tranquillità… non posso avere paura di salire le scale di casa o guardare prima di aprire l’ascensore per paura che qualcuno sia lì dietro pronto a farmi qualcosa…

 

SONO NATA LIBERA E VOGLIO VIVERE LIBERA.

La mia città e’ diventata uno schifo… piena di persone che non meritato di stare qui… mi dispiace dirlo, perchè mi rendo conto che non e’ da me… ho sempre creduto che tutti meritano di stare in ogni parte del mondo…, ma ora non lo penso più… gli incivili, le persone che credono che la violenza faccia parte della vita quotidiana, che fare del male possa essere all’ordine del giorno, se ne devono andare: italiani e stranieri rei di questi comportamenti... qui non c’e’ posto per loro…

A noi… non ci tutela nessuno: nessun politico, di destra o di sinistra, gli interessa quello che e’ capitato a me e che capita o può capitare ogni giorno a molte donne, a voi interessano i voti: sapete cosa vi dico!? Pregate… pregate ogni mattina e ringraziate ogni sera Dio che non succedi o che non sia successo niente alle vostre mogli, figlie e madri… perchè voglio vedere come starete dentro…voglio vedere quello che farete… voglio vedere come risolvereste il problema!!!

Sicuramente la mia lettera non risolverà niente, ma prego tutte le donne di unirsi e di raccontare quello che ci succede… io sono contro le violenze e non voglio che di tutta un erba si faccia un fascio… ma chiedo che questi episodi non accadano più…

Noi donne siamo tante e se tutte ci uniamo possiamo raggiungere qualcosa, dobbiamo chiedere tutela a tutti i costi… LO STATO CI DEVE TUTELARE e non i nostri mariti, padri o fidanzati che se fanno qualcosa per proteggerci, vengono messi dentro e buttate le chiavi… mentre gli ”ALTRI” LI VEDI FUORI DOPO POCHE OREnoi siamo le più deboli… la nostra forza fisica e’ purtroppo inferiore alla forza di un uomo, ma le nostre grida possono arrivare nelle case di tutti…

 

La mia vita da due settimane e’ cambiata e ora ho paura anche di respirare da sola, ma non mi arrendo e non glie la darò… VINTA!!!

                                                                                                                      P.M.