Dormitorio clandestino in via Macerata

Scritto da Data Domenica, 23 Agosto 2009 Pubblicato in Quartiere Letto 677 volte
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Gli agenti del Pics (Pronto intervento Centro Storico), coordinato dal comandante dei vigili urbani, Angelo Giuliani, è intervenuto nel locale di via Macerata 26-28.

"IO SONO UNA BRAVA PERSONA CHE VIVE RISPETTANDO TUTTI E DI QUELLO CHE GUADAGNO  CON IL MIO NEGOZIO" questo è quello che affermava il proprietario dopo i fatti del maggio 2008.

Dispiace sapere che ci sono persone che vengono sfruttate fino all'ultimo e che vivono in modo indegno e tanti non per loro colpa.

Si dice sempre che l'italiano sfrutta l'immigrato ma, non si dice mai che tanti immigrati, come in questo caso, sfruttano tantissimi... immigrati.

Abbiamo inserito questa notizia per tutti quelli che diranno che gli è sfuggita...apposta!!!

GGP

Sabato 22 Agosto 2009

Dormitorio per clandestini nel negozio di alimentari

di LUCA LIPPERA Un dormitorio nello scantinato, scarafaggi ovunque, la birra venduta abusivamente fino alle tre del mattino, un orinatoio a cielo aperto davanti alla saracinesca. I vigili urbani hanno chiuso al Pigneto un negozio, metà topaia metà rifugio per clandestini, gestito da un indiano. L’uomo Paul S., 51 anni, è lo stesso che nel maggio del 2008 fu aggredito da un gruppo di sconosciuti. Si parlò a lungo di un raid a sfondo razziale. Ma alla fine si scoprì che l’assalto al locale era capeggiato da uno dei leader del quartiere, Dario Chianelli, un quasi cinquantenne romano de’ Roma con un tatuaggio di Che Guevara sul braccio, il quale disse di non poterne più dello «schifo e del degrado di tutta la zona». Gli agenti del Pics (Pronto intervento Centro Storico), coordinato dal comandante dei vigili urbani, Angelo Giuliani, è intervenuto nel locale di via Macerata 26-28. L’azione non è nata a caso. Lo stesso consiglio del VI Municipio aveva approvato alcune settimane fa un ordine del giorno «per il ripristino del decoro nel quartiere». «Il negozio dell’indiano aveva provocato una situazione ben oltre i limiti della decenza dice uno degli ufficiali della Polizia Municipale presenti all’intervento L’immigrato vendeva birra sottobanco fino alle tre del mattine a decine di connazionali che si riunivano davanti al negozio. Il marciapiede era un orinatoio a cielo aperto. Ma è stato quando siamo entrati nel seminterrato che ci si sono drizzati i capelli». Il locale, al di sotto di una botola, era pieno di “loculi” per far dormire immigrati regolari e clandestini. Ognuno pagava al gestore del negozio almeno 350 euro al mese. I vigili hanno trovato e arrestato nel seminterrato un boliviano di 24 anni con precedenti per omicidio, tentato omicidio e lesioni gravi. Il sudamericano è stato arrestato (era già colpito da decreto di espulsione) e oggi verrà processato per direttissima. C’era anche una coppia, marito e moglie, dell’Ecuador: lei, ventottenne, in regola, lui, due anni di meno, clandestino. Il negozio è stato chiuso. L’indiano vendeva soprattutto scatolame. C’erano insetti ed escrementi di topo ovunque. Il provvedimento è stato già notificato alla Asl di zona la quale imporrà, per la riapertura, un totale rifacimento del locale, con una spesa estremamente ingente. Il che significa, con tutta probabilità, che il gestore non potrà riaprire. «Bisognava dare un segnale sia a chi pensa di approfittare di certe situazioni dicono ai vigili urbani sia alla popolazione. Al Pigneto c’è gente che non ne può più degli immigrati che bivaccano ovunque fino alla alba, spesso ubriachi grazie a posti come quello di via Macerata». «Voglio rivolgere il mio plauso alla Polizia Municipale dice Giorgio Ciardi, delegato del Sindaco Alemanno per la Sicurezza per la professionalità dimostrata nell’operazione nel VI Municipio. I cittadini avevano segnalato all’amministrazione, durante un consiglio municipale straordinario sulla sicurezza, lo stato di forte degrado e di insicurezza di via Macerata. Il negozio non aveva né i requisiti igienico-sanitari e c’erano palesi violazioni alle norme urbanistiche. L’operazione, condotta dagli uomini e dalle donne della Polizia Municipale, dimostra l’attenzione del Comune a recuperare tutte le situazioni di degrado e invivibilità».

Fonte: ilmessaggero