NUOVO CINEMA AQUILA, 21.05.2016 IN STRADA PER LA SUA RIAPERTURA

Scritto da Data Domenica, 29 Maggio 2016 Pubblicato in Articoli Letto 2987 volte
Vota questo articolo
(0 Voti)
La prima iniziativa avente come scopo la riapertura del Nuovo Cinema Aquila è stata pregna di avvenimenti. A manifestare c’erano molti cittadini...

 

... del pigneto, gli ex dipendenti del cinema e alcuni ex clienti abituali provenienti anche da altri quartieri. Inizialmente davanti al cinema c’erano circa trenta persone, numero che prima della fine dell’evento è raddoppiato poiché all’iniziativa si sono uniti molti altri abitanti del quartiere, persone scese di casa, anziane con la spesa in mano e molti commercianti storici, che hanno mostrato grande solidarietà soprattutto verso gli ex dipendenti.
La manifestazione è iniziata davanti al cinema bloccando parzialmente il traffico con uno striscione che ben rappresentava le idee dei partecipanti (“ Amministrative 2016 Chi vince vince… il cinema va riaperto”), provenienti da schieramenti politici differenti che andavano da sinistra a destra ma accomunati dall’appartenenza al quartiere e dalla voglia di riavere indietro un polo culturale e d’intrattenimento importante, un’isola felice che tenga lontano lo spaccio ed il degrado.
I cori cantati dai manifestanti (su tutti “Noi non siamo dei centri sociali”) chiarivano la provenienza popolare dell’iniziativa, non strumentalizzata da movimenti politici e priva di secondi fini; la volontà dei manifestanti è la riassegnazione diretta o preferibilmente con un bando, e non un’occupazione del cinema, in quanto dietro a nobili motivi spesso ci celano secondi fini come appropriazioni illecite a scopo di lucro.
Il desiderio è che il cinema possa avere una nuova gestione trasparente e a norma di legge, lontana dalla corruzione a cui la cronaca romana ci ha tristemente abituato.
Dopo gli interventi di alcuni manifestanti ed ex lavoratori ed il blocco parziale di Via l'Aquila, la manifestazione si è spostata nelle stradine interne. Gli avventori nei bar inizialmente erano perplessi guardando il piccolo corteo, la perplessità è presto diventata curiosità, condivisa dalla gente affacciata alla finestra che è scesa per unirsi al corteo.
Una volta raggiunta via del Pigneto, i commercianti rispondevano ai cori con applausi e cenni d'assenso, mentre il corteo oramai si spostava presso i giardinetti della scuola Enrico Toti , dove si stava tenendo un comizio politico dell’ex vice ministro Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma.
Dopo iniziali incomprensioni col pubblico del comizio, lo stesso Fassina ha deciso di andare incontro ai manifestanti per ascoltare le lamentele e i problemi e ne è seguito un acceso ma cordiale dialogo; per quanto fosse tangibile la diffidenza dei manifestanti nei confronti dei “politicanti” di cui Fassina in quel momento si faceva rappresentante, è stato apprezzato il suo approccio diplomatico e la sua attenzione alla questione.
Meno apprezzata è stata la “fuga” dell’assessore Giulia Pietroletti di fronte ai cori critici nei suoi confronti, a differenza del candidato sindaco di cui è stato apprezzato l’averci messo la faccia e aver in seguito parlato delle esigenze dei manifestanti nel comizio. Al suo fianco, partecipe all’incontro, c’era il candidato alla presidenza del municipio V Stefano Veglianti che, come Fassina, probabilmente non godeva di particolari simpatie dato il suo ruolo attivo nella mancata realizzazione degli spogliatoi del nuovo campo sportivo situato nei giardini della scuola Enrico Toti, altra causa di malcontento dei cittadini del Pigneto.
L’iniziativa comunque, è stata solamente la prima di una lunga serie, la lotta dei manifestanti sarà conclusa solamente quando il cinema sarà riaperto e per quanto l’insoddisfazione sia forte si cercherà sempre un confronto con le forze politiche scese in campo per chiedere spiegazioni e soprattutto ascoltare soluzioni e non chiacchiere da campagna elettorale