DPSN
Firma anche tu la petizione di Antonio Di Giacomo, come? Basta andare sul seguente sito e...FIRMARE.
La settimana passata sono andato a via montecuccoli a firmare la petizione per un semaforo a P.le prenestino , il portiere mi ha dato un foglio con altri nomi e io..
con un documento in mano ho firmato la petizione partita da Antonio. Riflettendo su il grave lutto che ha colpito Antonio ma potrebbe succedere a chiunque sia che come me abbia genitori anziani che attraversano la prenestina giornalmente o bambini . Parlando con amici di montecuccoli al bar Turi si ragionava come si potrebbe fare o come potrebbe essere piu' vivibile la nostra città. A parte l'orrendo mostro (tangenziale) per tornare al nostro territorio, sia di chi ci vive chi lo freguenta e chi ci lavora, si è pensato ad un sottopasso che potrebbe collegare P.le prenestino con un uscita sulla fermata dei tram, una verso S. Leone e una verso Circ. casilina angolo bar paperino di modo che si eviti un altro semaforo e ci sia la certezza di non essere investiti anche perchè oramai il pedone è diventato un birillo e gli ultimi tragici fatti di Fiumicino ne sono la prova. LUCIANO T.
VOI COSA NE PENSATE!?
L'idea e questa: creare una sezione con le foto di tutte le persone del Pigneto scomparse, purtroppo tanti, chi per un motivo chi per altri. Penso che sia bello dedicare un qualcosa del genere, ma per far questo ho bisogno dell'aiuto da parte di tutti voi e di tutti quelli che possiedono questi ricordi, allora ragazzi e ragazze cosa ne pensate???
Vi scrivo per raccontarvi quello che è successo a mio padre e per richiedere tutta la vostra solidarietà. Il 16 gennaio scorso alle 7.10 appena uscito dalla sua casa di via Montecuccoli per recarsi a prendere l'autobus - che lo avrebbe portato a largo preneste a fare le sue periodiche analisi del sangue - è stato travolto e ucciso da un camionista...
Ha accompagnato molte generazioni del nostro quartiere, compreso il sottoscritto.
Alzi la mano chi non l’abbia conosciuta personalmente o di vista.
Alzi la mano chi non si sia mai domandato o non abbia mai chiesto ad altri quanti anni avesse.
Alzi la mano chi al proprio figlio, nipote o a voi stessi, incontrandola per strada o davanti al suo negozio, non gli abbia mai rivolto frasi o parole come ad esempio: “Sei er più bello de sto monno”, “Ammazza sei sempre stato il più bello de casa” o… “BELLO DE MIMMA”… SI!!! Sto parlando proprio di lei, Mimma, che purtroppo è scomparsa pochi giorni fa, i funerali si sono tenuti lunedì 4 febbraio 2008 nella chiesa di S. Elena.
Sono stati in tanti, appresa la notizia, ad esclamare frasi del tipo: “Cavolo è morta Mimma!! …Se n’è andato un altro pezzo di questo quartiere”, “Mimma per il Pigneto era un monumento vivente” oppure “Mimma al Pigneto era come un istituzione”. Tutto questo detto con dispiacere, stupore e incredulità: in tanti pensavano che fosse un HIGHLANDER.
Alzi la mano chi si sia chiesto, almeno per una volta, di questo suo attaccamento al negozio, alla sua attività che aveva intrapreso nel 1962: l’anno di fine costruzione del palazzo.
Alzi la mano chi non sia mai andato ad acquistare da lei un pallone, un giocattolo, un oggetto per casa o una maschera di carnevale il cui prezzo era magari di 1000 lire, allora le si diceva: “Ah Mimma non ce bastano i sordi che c’avemo, la cassa è de 500 lire, se ce dai adesso er pallone poi te portamo a differenza”.
Mimma: “Vabbé non fa niente” oppure “Poi me li porti” e noi puntualmente…. Se scordavamo: cose di gioventù, anzi… da bambini.
Vi racconto un aneddoto di quando avevo all’incirca 10 anni: un giorno andai da lei per comprare un pallone, tanto per cambiare, per giocare con gli amici ai giardini dove ora è presente il cantiere di Metro C, ma non avevo i soldi, non era la prima volta, anzi…! Mia nonna Pierina le aveva detto di non darmi niente senza il suo permesso perché si era stufata, a ragione, di comprarmi un giorno si e l’altro pure un pallone. Pensai come fare e “la fortuna” mi venne incontro. Una volta arrivato al negozio le dico: “Mimma, ha detto nonna che me poi da er pallone che tra poco passa lei e te lo paga”.
Mimma: “Tu nonna m’ha detto de non datte niente se non ce stà lei”.
Ed io: “No, no tranquilla lo so, è lei che me c’ha mandato, guarda, nonna sta la sul ponticello, la vedi?” Gliela indico e intanto richiamo l’attenzione di mia nonna che a sua volta fa un gesto con il braccio verso di noi, allora dico a Mimma: “Vedi? Ti ha fatto segno per darmi il pallone”. Appena me lo da scappo subito a giocare ai giardini.
Quando mia nonna arriva al negozio Mimma le fa: “Pierì me devi da 1000 lire”.
Nonna: “Perché te devo da 1000 lire!?”.
Mimma: “Per pallone che ho dato a tu nipote”.
Nonna: “Ma io ti avevo detto di non dargli niente senza soldi o senza il biglietto”, il biglietto lo usava mia nonna quando non poteva uscire di casa e mandava me a comprare quel che serviva, così invece di darmi i soldi mi dava questo pezzetto di carta.
Mimma: “Pierì, ma tu m’hai fatto cenno dal ponticello ed ho pensato che era per quello che Pippo m’aveva chiesto”. Sapete come le ha risposto mia nonna dopo aver pagato il pallone?! Noo!? Questa è la risposta: “Sto fio de nà mi….” E poi dalle parole è passata ai fatti cioè, oltre al pallone, ho rimediato anche due belle pizze… in faccia!
45 anni di attività, ma al Pigneto c’era da prima. Apriva la mattina prest…issimo: praticamente quando la maggior parte della popolazione dorme. Apriva la domenica e nei giorni di festa: niente da fare, lei era sempre lì nel suo negozio immersa tra giocattoli vecchi e nuovi, articoli per la casa e maschere di carnevale.
45 anni di attività ed il negozio è sempre rimasto uguale, anzi una cosa era cambiata… la vetrina, non per sua scelta, ma perché un po’ di anni fa una mia cara amica pensò che fosse arrivata l’ora di cambiarla e sapete cosa fece? Gli parcheggiò la macchina dentro il negozio insieme ad un passante che si fratturò la gamba e con Mimma che urlava impaurita.
45 anni in solitudine, almeno per quello che vedevamo, eccetto per il nipote che gli è stato vicino ed è a lui in particolare che vanno le nostre più sentite condoglianze, dico nostre perché non sono solo da parte mia, ma da parte di tutto il Pigneto: CIAO MIMMA
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